lunedì 30 marzo 2015

DALLA LOMBARDIA A ROMA: PROPOSTE DI CONTRASTO ALLA MAFIA

Al convegno sul contrasto alla criminalità organizzata, tenutosi a Roma, le proposte del presidente della Commissione Antimafia lombarda

"Oggi è estremamente difficile sconfiggere la mafia, anche in Lombardia, ma possiamo riuscirci se si sottoscrive un patto di ferro fra tutti i livelli istituzionali, e fra loro e i cittadini". Questa la dichiarazione di sintesi di Gian Antonio Girelli, presidente della Commissione Antimafia del consiglio regionale, intervenuto mercoledì a Roma al Convegno sul contrasto alle mafie nella dimensione nazionale, regionale e locale, promosso dalla Commissione parlamentare Antimafia e a cui hanno partecipato il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e i presidenti delle Camere Laura Boldrini e Piero Grasso.
"E' la prima volta che il Parlamento fa il punto sullo stato della lotta alla criminalità organizzata nei territori italiani ed è stata anche un'occasione importante per confrontarsi con le altre regioni e per portare il nostro contributo al dibattito - ha detto il presidente della Commissione regionale Antimafia -. Come Lombardia siamo ai primi posti per beni confiscati e per attività mafiose, e serve quel cambio di passo culturale e istituzionale che le inchieste degli ultimi anni e le vicende di Expo sembrano chiederci a ogni istante".
Per Girelli occorre quindi "conoscere, approfondire, affinare leggi, regolamenti e controlli, essere parte attiva nella gestione dei beni confiscati. Mi piacerebbe che sulla facciata di ogni bene confiscato vi fosse una targa che ricordi a tutti chi è Pio La Torre, cosa ha fatto, perché é stato brutalmente assassinato, insomma favorire la cultura della legalità nella società civile lombarda . Nello stesso tempo è importante che anche il Parlamento si muova per dare un'uniformità alle commissioni regionali, per affrontare legislativamente la rilettura della normativa appalti, l'infiltrazione nella gestione dell'ambiente, della gestione di fenomeni come il mercato del gioco, sempre più patologico, per mettere in condizioni le autorità preposte, magistratura e forze dell'ordine, di avere uomini, mezzi e strumenti, quindi risorse, per svolgere il loro compito".
Alla politica Girelli chiede quindi "coraggio, assunzione di responsabilità nella scelta della classe dirigente e la massima trasparenza di coloro che si vogliono mettere a disposizione dell'interesse comune".

venerdì 27 marzo 2015

ERA IL 21 MARZO. OGNI ANNO PER MEMORIA E IMPEGNO, ANCHE IN LOMBARDIA

Nella Giornata dell'impegno contro le mafie e in memoria delle vittime, il ricordo dei ragazzi uccisi dalla mafia negli anni Settanta in Lombardia
"Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un'arma contro la rassegnazione, la paura e l'omertà": con queste parole di Peppino Impastato il presidente della Commissione regionale Antimafia, Gian Antonio Girelli, ha aperto il suo intervento all'iniziativa promossa dal Consiglio regionale lombardo per la Giornata dell'impegno contro le mafie e in ricordo delle vittime.
Istituita con la legge 2 del 2011 la Giornata è arrivata quest'anno alla 4^ edizione e ha visto alternarsi sul palco, rappresentanti del mondo della scuola, dell'università, della magistratura e delle istituzioni, preceduti dal ricordo di alcune vittime lombarde dei sequestri avvenuti negli anni Settanta, proposto sul palco da tre istituti scolastici lombardi.
Partendo dalle parole di Peppino Impastato Girelli ha voluto così sottolineare che la pratica mafiosa si sconfigge insegnando la bellezza nelle scuole e praticandola "così come hanno fatto oggi i ragazzi delle scuole lombarde che hanno ricordato le storie di tre giovani strappati alla vita dalla ferocia criminale. Questa iniziativa aiuta soprattutto noi, rappresentanti istituzionali, ad avere coraggio, forse più coraggio di quello che abbiamo avuto sino ad oggi nel praticare la legalità in tutte le sue forme e nel saper dire sempre di no ai portatori di morte".
"Il termine ricordo - ha detto ancora il presidente della Commissione speciale - ha un significato bellissimo, significa 'rimettere nel cuore' e oggi i ragazzi, ma anche il magistrato Turone e il procuratore Belluomo, Antonino Giorgi e tutti gli altri che hanno portato la loro storia di lotta alle mafie, ci hanno ricordato una storia che comincia a diventare importante. Una storia che dobbiamo tenere nel cuore. Ci hanno confermato che con la mafia bisogna fare i conti, sempre e quotidianamente e senza reticenze, perché tutti i nostri atti e le decisioni che prenderemo costruiranno la storia della vittoria sulla logica criminale e irrobustiranno le future classi dirigenti di questo Paese".
Certo, oggi la mafia non è sconfitta, lo sa bene Girelli che richiama infine alla necessità di proseguire sul lavoro istituzionale perché, "come diceva Giovanni Falcone, 'se le cose oggi sono così non vuol dire che debbano andare così' e la speranza si costruisce giorno dopo giorno con l'impegno di tutti".

giovedì 26 marzo 2015

VENERDI' 27 MARZO, A PAVIA, OSPITI DEL SINDACATO DI BASE CUB

Venerdì 27 marzo Pizza sangue e videopoker  verrà presentato presso l'ex chiesa di santa Maria Gualtieri in piazza della Vittoria a Pavia, alle 21. Andrea Ballone e Simone Satta sono stati invitati a parlare di mafia dal sindacato di base Cub Pavia, insieme a loro i giornalisti Giovanni Giovannetti e Luca Rinaldi, autori di diverse inchieste scottanti riguardanti il territorio pavese e lombardo.
Pavia e Vigevano sono recentemente state travolte da casi di arresti eccellenti (Filippi a Pavia e quelli dell'operazione Alba Nostra 2 a Vigevano), oggi come sempre è necessario parlare di criminalità organizzata, corruzione e crimine mafioso in ogni occasione e in ogni ambito possibile. Conoscere il contesto criminale passato e presente del proprio territorio è utile a tutta la cittadinanza ed alle istituzioni locali.


lunedì 23 marzo 2015

CONTRO LA MAFIA UN IMPEGNO CIVILE

  CONTRO LA MAFIA: UN IMPEGNO CIVILE
24 marzo h. 10.00 cavallerizza del Castello di Vigevano

 


In occasione della Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie (21 marzo )

  • Simone Satta - Vigevano mafiosa e antimafia: una storia - Storia di un clan di 'ndrangheta e delle altre mafie nella città ducale.
  • Martina Panzarasa – Libera e il movimento antimafia - Un’analisi della storia e delle caratteristiche del movimento antimafia in Italia
  • Intervento di alcuni studenti partecipanti alla marcia del 21 marzo a Bologna, per portare la loro esperienza e le loro impressioni sulla giornata dell'impegno e della memoria
  • Martina Galli referente e portavoce di Libera in Vigevano – Cittadinanza attiva: un impegno quotidiano e costante nella lotta alla mafia

Evento per le Scuole Superiori ma APERTO A TUTTI GLI INTERESSATI

24 marzo h. 10.00 cavallerizza del Castello di Vigevano
CONTRO LA MAFIA: UN IMPEGNO CIVILE

Cos'è il 21 marzo

Dal 1996 ogni 21 marzo si celebra la Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie. Il 21 marzo, primo giorno di primavera, è il simbolo della speranza che si rinnova ed è anche occasione di incontro con i familiari delle vittime che in Libera hanno trovato la forza di risorgere dal loro dramma, elaborando il lutto per una ricerca di giustizia vera e profonda, trasformando il dolore in uno strumento concreto, non violento, di impegno e di azione di pace.

Simone Satta -  laurea in filosofia presso l’Università degli Studi di Pavia con una tesi sull'estetica delle rappresentazioni mafiose nei media e co-autore di Pizza Sangue e Videopoker, libro sulla 'ndrangheta a Vigevano e in Lombardia, nel suo intervento - Vigevano mafiosa e antimafia: una storia - spiegherà come dagli anni Ottanta ad oggi  la mafia si sia infiltrata nel tessuto cittadino vigevanese, controllando il mercato illegale e, in parte, anche legale.

Martina Panzarasa - sta svolgendo il dottorato di ricerca in Sociologia presso la Graduate School in Social and Political Science dell’Università degli Studi di Milano. E’ cultrice della materia nel corso di Sociologia della criminalità organizzata e gestisce la segreteria scientifica della Summer School on Organized Crime presso la Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali della stessa università. Ha pubblicato: La scelta Libera. I giovani del movimento antimafia con Nando dalla Chiesa, Ludovica Ioppolo e Martina Mazzeo (Edizioni Gruppo Abele 2014), Al nostro posto. Storie di donne che resistono alle mafie (Transeuropa, 2012), con Ludovica Ioppolo e Buccinasco. La ‘ndrangheta al nord (Einaudi 2012) con Nando dalla Chiesa. Nel suo intervento presenterà i risultati del suo ultimo lavoro sullla storia del movimento antimafia e su Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.

Martina Galli - referente e portavoce di Libera in Vigevano, illustrerà le attività che l'Associazione svolge in città per sensibilizzare i vigevanesi al tema della legalità e dell'antimafia.




mercoledì 18 marzo 2015

CINQUE BUONE (NUOVE?) PER CONTRASTARE IL GIOCO D'AZZARDO

Presso Fa' la cosa giusta, a Milano, venerdì 13 marzo sono state presentate cinque richieste per contrastare il gioco d'azzardo. Affinché il decreto sul gioco pubblico, relativo all'art. 14 della Delega Fiscale, sia scritto per tutelare i minori e le persone più fragili, per dare ai Comuni strumenti di intervento reali nei propri territori, in un quadro nazionale di regole trasparenti.  

Sono 5 le richieste che facciamo al Governo affinché venga promulgato un Decreto che stia davvero dalla parte delle persone. Chiediamo: 
  1. il divieto della pubblicità in tutti i programmi e negli orari di esposizione dei minori alla TV
  2. la razionalizzazione della rete di raccolta gioco con progressiva e significativa riduzione dell’offerta presso i locali pubblici 
  3. regole trasparenti e uniformi sull’intero territorio nazionale per l’offerta di gioco con la partecipazione vincolante dei Comuni al procedimento di autorizzazione e di pianificazione, che tenga conto di parametri di distanza da luoghi sensibili    
  4. l'istituzione di un apposito fondo finalizzato al contrasto del gioco d'azzardo patologico e alla cura delle persone dipendenti da gap, anche in concorso con la finanza regionale e locale 
  5. il contrasto reale alle infiltrazioni mafiose, al riciclaggio, all’evasione fiscale e tributaria mediante la trasparenza sulle proprietà delle concessionarie e di ogni società a esse connesse, e la tracciabilità dei flussi finanziari

domenica 15 marzo 2015

LUNEDÌ 16 MARZO: LA "NASCOSTA" MAFIA AL NORD

Giovanni Giovannetti e Simone Satta ospiti del penultimo appuntamento in vista della XX Giornata della memoria e dell'impegno.
Sequestri di persona e beni confiscati non sono questioni estranee a Pavia, ce lo dicono i sequestri di Ravizza e Casella e i ben 41 beni confiscati presenti nella provincia.
Non sono questioni estranee alla cittá ma spesso lo sono ai cittadini, ecco perchè ne parliamo lunedí, ecco perchè esserci.


https://www.facebook.com/presidioliberapavia/photos/a.278287418860895.68514.271201192902851/903571129665851/?type=1&theater

MORTE DI UN GIUDICE CHE VOLEVA ESSERE MAFIOSO

Giancarlo Giusti, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, ex gip del Tribunale di Palmi molto vicino al clan Valle-Lampada, nel nostro libro lo ricordiamo (oltre che per i reati che lo legano alla 'ndrangheta) per il diario su cui annotava le esperienze sessuali con le escort fornitegli dal clan Valle-Lampada in cambio di favori. Si è suicidato.


http://www.ansa.it/calabria/notizie/2015/03/15/nrangheta-suicida-ex-giudice-giusti-era-ai-domiciliari_927937d7-b7c6-4e4e-ac9c-c8f472537818.html