lunedì 10 marzo 2014

CORPI DI REATO, ARCHEOLOGIA VISIVA DEI FENOMENI MAFIOSI

Un progetto per sollevare il tappeto e permettere a tutti di vedere lo sporco lì sotto accumulato. Tommaso Bonaventura e Alessandro Imbriaco hanno ideato Corpi di reato per ridare

alle mafie un orizzonte visibile seguendo i tanti segni lasciati sul territorio, ma anche mostrare il vuoto, l’assenza provocati dall’azione criminale: aule deserte di comuni commissariati, cantieri sequestrati, tutta la geografia disegnata dalle indagini di polizia, dagli avvistamenti dei latitanti, la ricerca dei covi.
Da qui l’esigenza di riportare allo sguardo il prodotto di anni di guerra contro la mafia, un mosaico di aule di tribunali, reperti giudiziari, carcasse di automobili, foto segnaletiche, mausolei dedicati agli eroi, bunker. L’immagine fotografica permette di mostrare esempi della natura manifesta dei fenomeni mafiosi, per poi rappresentare il confine oltre il quale tutto ciò svanisce di nuovo, e prendere atto della linea d’ombra oltre la quale la mafia svanisce, scivolando in una quotidianità anonima.
Già dieci anni fa si diceva che le mafie stessero diventando invisibili, celate dietro una maschera di normalità: Corpi di reato vuole tentare di ridare un’immagine alle mafie, così da creare un filo visivo che unisca la stagione cruenta di vent’anni fa alla zona grigia dove invece prosperano oggi.
QUI IL LINK: http://www.zona.org/progetti/corpi-di-reato/

In questi giorni Tommaso ed Alessandro stanno girando la Lombardia, anche Vigevano per i beni confiscai ai Valle...

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