lunedì 14 aprile 2014

IL LIBANO HA IL SUO SUPER LATITANTE. VIGEVANO NON È DA MENO

Notiza bomba di questi giorni è la latitanza (già finita..) libanese del co-fondatore di Forza Italia, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa in secondo grado: Marcello Dell'Utri,

Storie di latitanti ne esistono molte, attraversano tutto il Bel Paese ed il territorio lomellino non è da meno. A Vigevano, a metà anni Ottanta fu trovato il bandito sardo Graziano Mesina in via D'Avalos, al numero 59 ospite (latitante, chiaro) di Antonino Papalia, pregiudicato per truffa nonché fratello di Giandomenico, medico e politico locale.

Più recente, sempre nella città Ducale, la latitanza di Salvatore Galluzzi, narcotrafficante 'ndranghetista, preso a Vigevano nel febbraio del 2011. Al momento dell'arresto, secondo l'accusa, si trovava in compagnia di Roberto Feratti. Quest ultimo a Vigevano è un nome noto (o almeno dovrebbe..), co-fondatore insieme al pregiudicato gemello, Angelo, della Gemel Edil, ditta chiusa per bancarotta e riciclaggio. 

Secondo l'accusa Roberto Feratti, arrestato nell'estate del 2013, avrebbe dato appoggio logistico al latitante Galluzzi, insieme a Vincenzo Interlandi e a Esposito Donato, il titolare dell'agenzia di pompe fumebri "Il Pardiso", in corso Milano al numero 40.
L'operazione che ha portato all'arresto di Feratti (Roberto), denominata "STOP", ha permesso inoltre di porre fine al controllo totale della vendita, imposta, di caffè da parte della cosca della ‘ndrangheta degli Acri, nella zona di Rossano, in provincia di Cosenza e nella zona di Rho, hinterland milanese, con affiliati a Vigevano e Gambolò. Cui, sempre secondo l'accusa, ROberto Feratti faceva parte.

LEGGI QUI:  http://www.ilgiorno.it/rho/cronaca/2013/06/20/907076-ndrangheta-caffe-clan-acri.shtml

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