martedì 22 aprile 2014

LE ARMI NASCOSTE NEL BENE CONFISCATO


Per il boss Antonino Zacco doveva diventare un hotel, per il comune di Vigevano una casa di riposo, per i nuovi spacciatori in città è un luogo dove nascondere le armi. Ferjani Zammal, l'uomo che ha ucciso a bastonate alla stazione Allal Khalis per questioni legate allo spaccio era stato ritrovato in possesso di armi durante un controllo in via Cascine Barbavara in un bene confiscato proprio al boss mafioso Zacco, condannato nel processo "Duomo Connection"  assieme al boss Antonino Carollo. Erano gli anni '90 e per la prima volta a Milano il nome dei mafiosi si legava a quello dei politici. I siciliani gestivano ancora la droga sul mercato milanese, dopo aver rilevato il business un tempo saldamente in mano prima a Frank Turatello e poi al suo luogotenente Angelo Epaminonda. Per i pubblici ministeri Falcone e Bocassini il loro clan era quello che permetteva ai Corleonesi di estendere i loro tentacoli al Nord. Zacco, catturato in un appartamento di corso Sempione in particolare aveva gestito la raffineria di eroina di Alcamo in Sicilia. La sua conoscenza delle droghe gli aveva fatto guadagnare il soprannome de “il sommelier” che lo distingueva nella malavita assieme a quello di “Nino il bello”. Decapitata la cosca e condannati tutti i componenti si passò alle confische. A Vigevano Nino aveva un grande stabile in via Cascine Barbavara all'incrocio con la circonvallazione. Nelle sue intenzioni sarebbe dovuto diventare un hotel. In realtà gli è stato confiscato prima che questo avvenisse. Dopo essere stato assegnato all'amministrazione comunale, il bene al momento fatiscente non è mai stato utilizzato. In un primo tempo si era pensato di utilizzarlo come Casa di Riposo, il famoso De Rodolfi 2, ma l'idea non è mai andata in porto. L'enorme villa giace dunque inutilizzata. Il tetto ha ceduto e il cortile è pieno di erbacce. I lavori da effettuare oggi sono piuttosto onerosi e sembra proprio, purtroppo, che l'unico utilizzo che si possa fare di un bene confiscato alla malavita rimanga quello di nasconderci le armi dei nuovi spacciatori.

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